Pino nei secoli
Le prime testimonianze di insediamenti a Pino Torinese risalgono al III ed il IV secolo d.C.*, quando una Gens Pollia abbandona il territorio di Chieri per stabilirsi a Pino ma, con il crollo dell’impero romano, la zona viene abbandonata e non troviamo testimonianze fino al IX secolo quando Ottone III impone il dominio del vescovo di Torino su tutta la zona del Chierese.
Si fa riferimento alla presenza a Montosolo di una cappella dedicata a San Silvestro che nel 1034 venne ceduta dai monaci ai conti di Biandrate, i quali a loro volta la vendettero al monastero di Cavour.
Nel 1168 venne stipulato tra il Vescovo di Torino e i chieresi un accordo che definisce il controllo ed il dominio della casaforte di Montosolo e di tutti i beni collegati, ma nel 1193 i Chieresi entrarono in guerra con Torino, poiché il vescovo aveva concesso ai Torinesi il possesso del castello di Montosolo.
La guerra terminò nel 1200 quando viene firmato un trattato di pace nel quale si stabiliva che il castello tornava al vescovo, mentre i terreni circostanti restavano ai chieresi.

Pur diminuendo l’importanza del castello, attorno ad esso iniziò ad ampliarsi il paese, prima chiamato Pinariano, poi Pinallo. Il toponimo Pino compare solo verso la metà del XV secolo.
All’inizio del XVII secolo anche Pino Torinese si trovò a sostenere eventi durissimi, come la peste del 1629 e le ripetute guerre contro i francesi. Il successivo periodo di pace permise però un rapido sviluppo, nel 1694 il paese raggiunse l’autonomia amministrativa da Chieri e nel 1699 il paese passa sotto la dominazione dei Savoia. In seguito alla sconfitta di Napoleone, durante il periodo della Restaurazione, si iniziò la costruzione di opere pubbliche di rilievo: nel 1823 viene terminata la nuova strada Torino-Chieri, mentre nel 1849 venne ristrutturata e ampliata la casa comunale. Nel 1856 viene demolita e ricostruita la cappella seicentesca di Valle Ceppi.
Grazie alla volontà del professor Giovanni Boccardi, tra il 1907 ed il 1912 fu effettuato il trasferimento dell’Osservatorio Astronomico dal tetto di Palazzo Madama alla collina chiamata Bric della Torre Rotonda.
Durante la Seconda guerra mondiale Pino Torinese fu utilizzata come punto di difesa antiaerea; il paese venne liberato dai partigiani il 20 aprile 1945.
Oggi Pino Torinese è un comune residenziale.

Alcune curiosità su Pino Torinese
Torre di Montosolo
L’altura di Montosòlo (corrispondente all’antica località di Mons Surdus, nucleo primigenio di Pino), ben riconoscibile in quanto, sulla vetta, sorge la base di un massiccio torrione di origine medievale in blocchi di pietra e mattoni rossi che costituisce l’unica testimonianza superstite del castello di Montosòlo.
Questo castrum, oggi ridotto a ben poca cosa rispetto a come doveva apparire al tempo, fu a lungo conteso, in ragione della sua posizione strategica a guardia del valico di Pino.
Tra le diverse forze che si disputarono il controllo del territorio tra il XII e il XIV secolo: il vescovo di Torino, i conti di Savoia, i chieresi e gli astigiani.
Attualmente è stato adibito a B&B.