Punti di interesse
Belvedere della chiesa SS. Annunziata
Adagiata nella verdeggiante conca del Pinariano, si erge la Chiesa parrocchiale della Santissima Annunziata di Pino Torinese con il Monastero dei Carmelitani. Datata al 1250 circa, sorge in una delle zone più alte di Pino Torinese ed è un importante esempio di barocco piemontese.
Sul sagrato della chiesa parrocchiale, si trova uno splendido esemplare di Cupressus sempervirens di oltre 200 anni d’età. Come si legge su una targa apposta accanto all’albero, il cipresso è stato piantato il 30 maggio 1814 per volontà della popolazione di Pino “ad adventum regis”, vale a dire per celebrare il rientro a Torino, a quel tempo capitale del Regno di Sardegna, del re Vittorio Emanuele I di Savoia dopo la caduta del regime napoleonico.

Il cipresso è oggi tutelato dalle normative regionali e inserito nel registro degli Alberi monumentali del Piemonte: è diventato “Albero Storico d’Italia”.
La via che conduce alla chiesa parrocchiale è dedicata, infatti, a Maria Cristina, la prima Madama Reale, moglie del duca di Savoia Vittorio Amedeo I, e il motivo di questa intitolazione si può evincere dalle cronache del tempo. Nel 1630, quando a Torino imperversava la peste, la duchessa di Savoia, per scampare al contagio, scelse di trasferirsi proprio in quel di Pino, sulla “montagna di Torino”, un luogo considerato più salubre, in quanto isolato e distante dal contesto urbano.
Alzando lo sguardo dal sagrato della chiesa, si può ammirare un meraviglioso belvedere sui paesi del chierese e dell’astigiano oltre alle cime più alte del territorio pinese, che si aggirano sui 600 metri di quota, separando il versante torinese dal versante di Chieri, che digrada in elevazioni più morbide e con migliore soleggiamento, particolarmente vocate per viticoltura e frutticoltura.
Il visitatore curioso, che voglia scoprire un altro aneddoto sulla storia di Pino, può ridiscendere dal poggio della parrocchiale seguendo via Maria Cristina fino alla sua confluenza nello stradone per Chieri e ammirare l’Arco che con il pilone votivo,costruito dall’altro lato della strada, era stato fatto erigere nel 1830 dal parroco di Pino, il quale aveva voluto realizzare un vero e proprio ex voto di dimensioni monumentali come forma di ringraziamento per essere scampato, miracolosamente, ad una perigliosa avventura in mare tra Genova e Livorno durante la navigazione alla volta di Roma.
Superga
Il Parco Naturale della Collina di Superga è un gioiello naturalistico che incanta i visitatori per la sua bellezza e l’atmosfera serena. Armoniosamente integrato con la storia e la cultura del Piemonte, offre un’esperienza unica in cui la natura si fonde splendidamente con un’importante eredità storica.
Immerso in una cornice pittoresca, il Parco offre al visitatore una ricca rete di sentieri, con percorsi perlopiù facili fino ad alcuni mediamente impegnativi, che permettono di raggiungere scorci panoramici mozzafiato e scoprire angoli nascosti dove godere della bellezza più autentica di questa area.

Il Parco è dimora di un patrimonio floristico ricco di specie microterme di origine alpina e di ambiente mediterraneo. Nei boschi prevalgono querce e castagni ma sono presenti anche ampi nuclei di piante esotiche, soprattutto conifere. Il panorama è arricchito da vigne e altre coltivazioni. Sono presenti volpi, tassi, faine, donnole, ricci, scoiattoli rossi e grigi, ghiri, cinghiali e varie specie di uccelli, rapaci e non.
Facilmente raggiungibile da Pino Torinese percorrendo la strada nota come “panoramica”, nella parte torinese del territorio del Parco si erge la celebre Basilica di Superga, il capolavoro barocco di Filippo Juvarra che domina la collina con la sua imponenza e il cui ampio belvedere sito nella piazza antistante la basilica regala una prospettiva indimenticabile su Torino e sulle Alpi.