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Sentiero n. 42 Da Pino (479 m) a Chieri (280 m) per Madonna della Scala

  • lunghezza: km 7,5
  • percorrenza: h 3.10’
  • dislivello in salita: 74 m
  • dislivello in discesa: 289 m

Il percorso ha inizio dalla piazza del Municipio di Pino; da qui svoltando a destra in strada San Felice, si procede lungo il sicuro marciapiede costeggiando una successione ininterrotta di case e giardini.

Superate a destra via Verdina e via Villa Lovera (tratto in comune con la GTC), si segue il rettilineo ed in prossimità di un’ampia curva a destra si lascia strada San Felice e si imbocca a sinistra via Podio, da cui si raggiunge l’antica cappella campestre del Podio.

In un documento catastale del 1253, conservato a Chieri, si documenta l’esistenza di una chiesa officiata in quella che già allora era chiamata zona Podio (o Poggio). Dal XVII secolo la chiesa e dedicata alla Vergine Assunta; nel 1822 se ne abbatte la facciata per ricostruirla allineata con la erigenda casa attigua abitata dal cappellano che ha il compito di insegnare ai bambini maschi a leggere, scrivere e far di conto.

La chiesa, ad una sola navata, conserva una pregevole tela ad olio, settecentesca che raffigura la Vergine Assunta in cielo. Dalla cappella si svolta a sinistra e si imbocca strada dei Roz: con una deviazione dalla strada a sinistra si raggiunge prima la villa Majrasco e successivamente la cappella e settecentesca vigna ”L’Ormea“, un complesso al quale nei secoli sono state aggiunte strutture zootecniche, oggi sede di un agriturismo, incrociando i percorsi n.35 e n.250. Il percorso principale prosegue per un breve tratto in discesa di strada dei Roz per poi svoltare a destra in strada comunale della Moglia. Dopo meno di cento metri si lascia sulla destra un tratto del percorso n. 257 e inoltrandosi a sinistra in un’ampia valletta fra prati e campi coltivati, si supera la Cascina Moglia di Tana e si arriva in piano sino all’ingresso di Villa Moglia.

La villa, che con gusto scenografico e collocata con il suo grande parco al centro di un vasto pendio, rappresenta uno dei più importanti monumenti del Chierese: edificata nel XVII secolo per la famiglia Turinetti, fu ampliata ed arricchita nel secolo seguente ad opera dell’architetto torinese Luigi Michele Barberis; ora versa in stato di abbandono. Tornati sui propri passi si prende a salire lungo il pendio a sinistra della villa (a nord) seguendo strada Vallero Superiore che, in posizione panoramica, passa fra alcuni rustici, supera la dorsale della collina per scendere poi sul versante orientale. Ad un bivio si lascia a destra la strada della Luigina, che conduce all’Istituto Agrario Bonafous (di proprietà del Comune di Torino e oggi sede di attività formative in campo agricolo ed ambientale e di attività di ricerca dell’Università di Torino) e si scende a sinistra su strada Vallero Inferiore sino ad attraversare il rio del Vallo su di un ponte; si risale sul versante opposto sino al crinale, dove si svolta a destra; ben presto si incontrano le prime case di Chieri e la strada ormai asfaltata confluisce in via Roaschia.

Si procede lungo quest’ultima sino a svoltare a destra in viale Fasano; a poca distanza, attraversato il Rio Tepice su di un ponte ci si incammina lungo via Tana, per raggiungere il centro storico di Chieri.

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